Cantine AuroraL'ing. Domenico Dottori, primo sindaco di Cupramontana del dopoguerra ed eletto direttamente dal CLN, aveva passato molti anni fuori dal paese, in Sardegna, lavorando come libero professionista. Con i risparmi investiva in terreni sparsi un po' in tutte le contrade del paese di origine e gestiti principalmente a mezzadria.
Una volta in pensione decise di l'avventura dell'Aurora. "Sorse nei primi anni Cinquanta come società "Aurora di Bolletta, Cerioni e C.", con sede in viale della Vittoria. Nel 1958 ebbe la denominazione di "Cantine Aurora Ing. Dottori e C." e nel 1969 recedeva dalla società il socio Bolletta Pasquale; nel 1971 i soci Dottori Domenico e Cardinali Gianni procedettero alla liquidazione anticipata della società. Due le sedi di lavorazione nel 1971: la prima per gli spumanti era in corso Leopardi con quattro autoclavi; la seconda per i vini da pasto in viale G. Spontini. Nei primi anni l’attività della cantina fu prevalentemente rivolta all’Italia centrale, poi si raggiunsero Roma e Milano e in breve tempo tutta l’Italia. Non solo, ma dal 1958, cominciarono ad introdursi anche all’estero e particolarmente negli Stati Uniti d’America, nella Svizzera, in Francia e in Inghilterra. Dotate di macchinari e di attrezzature modernissime, producevano oltre al vino verdicchio tipico ed allo spumante, anche vino rosso ed il rosato Aurora. Già allora i proprietari tenevano a che la loro produzione si distinguesse per qualità anche a discapito, se necessario, della quantità." (tratto da: "Cupramontana: terra di vigne e bollicine" di Riccardo Ceccarelli). |